con il prof. Franco Coppoli e l’avv. Simonetta Crisci.
Vedi il video dell’evento sul canale YouTube di ArciAtea.
Vedi anche il comunicato stampa del sito della Corte di Cassazione, il comunicato Cobas scuola, il testo completo della sentenza in pdf.
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il prof. Coppoli era stato sanzionato per averlo rimosso, ma la Cassazione ha stabilito che
non si può imporre il crocifisso in aula
Il docente era stato sospeso dall’insegnamento e dallo stipendio nel 2009 per aver rimosso il crocifisso mentre insegnava. Dopo un lungo iter legale, patrocinato dall’Uaar, dai Cobas Scuola e dagli avvocati Fabio Corvaja e Simonetta Crisci, è arrivata la sentenza delle sezioni unite della Corte di Cassazione.
La sentenza stabilisce che l’affissione autoritativa del crocifisso da parte di dirigenti scolastici – iniziata dopo la marcia su Roma e con i Patti Lateranensi – è incompatibile con il principio di laicità dello Stato.
Nella sentenza della Corte, però, permangono ambiguità: il presunto carattere “passivo” del crocifisso consentirebbe la propaganda cattolica basata su “l’esperienza vissuta di una comunità e la tradizione culturale di un popolo” ed aprirebbe alla possibilità di moltiplicare l’esposizione di diversi simboli religiosi nelle scuole.
Il pluralismo, invece, sarebbe meglio garantito applicando il principio laico – come in Francia – del divieto di esporre qualunque simbolo religioso.