Affrontando quattro temi, quali Omeopatia, Metodo Di Bella, Sindone, Classifiche di Università, questo libro spiega i meccanismi con i quali tutto ciò che appare scienza, ma che scienza non è, acquista credibilità tra il pubblico. Un compagno di viaggio sarà Nonno Gustavo, il bisnonno che l’autore non ha mai conosciuto, personaggio reale e non di fantasia. Il nonno, perso il suo lavoro come suonatore di contrabbasso a causa della guerra, per campare la famiglia a Napoli iniziò a vendere i numeri del lotto ai malcapitati. Egli però era diverso da tutti gli altri che praticavano quest’attività: il nonno non li sognava certo i numeri. Aveva tanti quaderni sui quali annotava in modo minuzioso ogni estrazione del lotto, ed eseguiva una serie complicatissima di calcoli, che era ben lieto di spiegare nei dettagli a chi lo richiedeva. La maggior parte delle persone non era in grado di capirci nulla e si fidava. Qualcuno ovviamente vinceva e la fama del nonno cresceva. Se al tempo fosse esistito Facebook, avrebbe avuto una pagina con tantissimi Like. Ovviamente, tutti i calcoli del nonno, pur essendo formalmente corretti, erano basati su un presupposto errato, perché le estrazioni sono eventi indipendenti. Per cui, per quanto corretti e accurati, erano pseudoscienza. Il nonno sfruttava le sue capacità dialettiche per ingannare le persone.
Negli ultimi ottanta anni le strategie non sono cambiate in modo sostanziale.
Marco Bella
Classe 1972, è Professore associato in Chimica Organica presso L’Università di Roma La Sapienza, dal marzo 2018 in aspettativa in quanto eletto deputato della Repubblica Italiana. È ritornato in Italia nel 2005, dopo cinque anni spesi tra lo Scripps Research Institute in California e l’Università di AArhus in Danimarca. Si occupa per lavoro di ricerca nel campo della Sintesi Asimmetrica, e nel tempo libero di divulgazione scientifica e tematiche legate all’università, tramite il suo blog su ilfattoquotidiano, e la collaborazione con altre riviste (BBC Science, Le stelle, il blog ROARS). È sposato con Julia e papà di Luca e Daniel. Grazie a Luca, che è un bimbo speciale, è diventato membro dell’AIPD, Associazione Italiana Persone Down.