Dopo le fatiche e la pioggia della precedente tappa, il percorso di soli 33,3 chilometri da Trabadelo a Ponferrada è praticamente tutto in pianura, con un minimo dislivello di 370 metri in salita e 410 in discesa. La pedalatea è durata meno di due ore ma, forse per contrappasso, ha fatto riflettere sul significato del cammino durante la lunghissima reconquista.

Ci furono molti incroci e cambi di alleanze nei due frastagliati campi dell’islam e della cristianità, ma il termine reconquista, che suggeriva un civilization clash, uno scontro di civiltà alla Huntington, si accompagnò alla figura di Santiago Matamoros sullo stendardo dei re cattolici.

Durante la reconquista i vari re cattolici promossero ampiamente il pellegrinaggio, per ragioni sia economiche che ideologiche. Il santo Yago, aka Santiago, guidò la reconquista, ma con i suoi tempi biblici: solo dopo circa ottocento anni, con la caduta del sultanato di Grenada nel 1592, sparì al-Andalus, che era il nome della parte della penisola iberica e del sud della Francia controllata dagli arabo-berberi.

Subito los Reyes Católicos Ferdinando e Isabella decretarono che i musulmani sopravvissuti dovessero convertirsi al cristianesimo e, già che c’erano, estesero l’obbligo anche agli ebrei. La pulizia etnica degli ebrei fu completata nel 1609 da Filippo III, motivata (ma senti un po’!) dalla necessità di evitare che i moriscos attuassero una sostituzione etnica.

Con il completamento della reconquista e con i moros ormai matados lo struscio sul cammino di Santiago Matamoros cominciò a ridursi, e con esso la bolla immobiliare. Per sostituire l’esaudito e esaurito entusiasmo di sbudellare i moros, prese piede il pellegrinaggio come obbligo, condanna, penitenza, espiazione di qualche peccato; qualche ricco cattolico furbacchione inventò anche il pellegrinaggio “delegato” a altri che camminavano espiando in sua vece. Ma non bastò a mantenere la santità del santuario e il numero dei pellegrini.

Stavano infatti intervenendo anche altri fenomeni più profondi e Santiago non riusciva più a essere un influencer: la riforma protestante condannava la simonia e il politeismo dei cattolici, che veneravano santi e madonne commerciando in cariche e indulgenze; quindi stavano iniziando le varie, lunghe e devastanti guerre di religione, stavolta dentro la cristianità; e poi si stava affermando il metodo scientifico che sputtanava le superstizioni…

Viene in automatico pensare a Margherita Hack per la prossima giornata, in cui non si pedalerà ma ci si organizzerà per le tappe successive.

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