In Polonia hanno ulteriormente limitato il diritto all’aborto; il vicario del vescovo di Macerata, don Andrea Leonesi, ha applaudito dichiarando che l’aborto è peggio della pedofilia.
La secolarizzazione procede (almeno in Europa) ma non in modo lineare e scontato; non mancano reazioni clericali e nazional-populiste, compreso il terrorismo, che vogliono riportarci a una condizione pre-moderna.

ArciAtea è nata dichiarandosi anticlericale e per una militanza laica. Alcuni hanno considerato tali affermazioni a rischio di settarismo, se non apertamente settarie e retrò. In realtà ArciAtea ha dimostrato “sul campo” di non essere settaria, confrontandosi e collaborando con cristiani, ebrei, musulmani, buddhisti, ecc. in varie occasioni (stanza del silenzio, velo, diritti lgbt+, ecc.). Ma il rispetto per il pensiero altrui, compreso il rispetto per i seguaci delle diverse fedi religiose, non significa rinunciare alla lotta politica e culturale, per denunciare i pericoli per la laicità dello Stato quando le religioni pretendono di invadere la sfera pubblica imponendo a tutti i loro principi, indiscutibili perché “Dio lo vuole”.

Essere pluralisti e rispettosi delle altrui credenze non significa rinunciare alla lotta per la propria visione del mondo, alla militanza per affermare la laicità, alla denuncia dei pericoli del clericalismo. Ovviamente c’è modo e modo di farlo: si può (si deve) lottare senza settarismi e intolleranze, con ascolto e rispetto, ma chi si trincera dietro il politically correct spesso confonde il rispetto con l’indifferenza del multiculturalismo, che accetta i ghetti dove gli individui subiscono le pressioni “uniformanti” dei capi delle loro comunità, che limitano la loro libertà.

Non condividiamo il pensiero del vicario del vescovo di Macerata, tanto meno l’implicito “declassamento” del reato di pedofilia a peccato contro il “sesto comandamento”, però rispettiamo la sua contrarietà all’aborto finché resta un fatto privato – nessuno pensa di obbligare una cattolica ad abortire – ma la religione (non solo cattolica) pretende di occupare e guidare la sfera politica, quando può anche con la coercizione e la violenza.
Dobbiamo saper reagire riaffermando le idee dell’Illuminismo e promuovendo l’anticlericalismo e la militanza laica, evitando ogni forma di settarismo e di fobia, ma lottando sempre per la laicità e l’autodeterminazione.