ArciAtea propone a tutte le associazioni laiche di coalizzarsi per promuovere la recessione unilaterale dal Concordato. Di seguito la bozza di un possibile appello da condividere. #ConcordExit

BOZZA DI APPELLO PER LA RECESSIONE UNILATERALE DAL CONCORDATO

Il 17 giugno 2021 è stata consegnata all’ambasciata italiana in Vaticano una nota verbale nella quale si chiede all’Italia di “trovare una diversa modulazione del testo normativo” del DDL Zan, che contiene espressioni che “avrebbero l’effetto di incidere negativamente sulle libertà assicurate alla Chiesa cattolica e ai suoi fedeli dal vigente regime concordatario”.

Il Vaticano sostiene che il DDL Zan violerebbe l’art. 2 del Concordato Stato-Chiesa del 1984; in realtà la sua nota verbale – motivata con il rifiuto di una prospettiva antropologica che “la Chiesa cattolica non ritiene disponibile perché derivata dalla stessa Rivelazione divina” – viola l’art. 1 che dichiara la reciproca indipendenza e, più in generale, il principio laico che garantisce la libertà di religione ma rigetta l’utilizzo di espressioni religiose e ideologiche nella sfera pubblica (etsi deus non daretur) che contrastino con l’autodeterminazione dei cittadini e con i valori costituzionali.

Questa richiesta formale senza precedenti viola l’accordo del Concordato e giustifica il recesso unilaterale da parte della Repubblica italiana.
Facciamo appello a tutte le forze politiche e sociali per sostenere un percorso che miri a questa conclusione, essendo evidente che non c’è spazio per una revisione consensuale.