La 45a edizione del meeting di Comunione e liberazione a Rimini si è conclusa senza particolari sorprese. Come al solito c’è stata una folta presenza di politici e prelati, ministri della repubblica e del regno di dio, industriali e finanzieri, giornalisti cartacei e digitali, faccendieri profit e non profit del “terzo” settore; è anche ricomparso il celeste Roberto Formigoni.

Il Corriere della sera ha notato qualche “aggiustamento” nella continuità e il 20 agosto ha titolato: «Sul palco di Rimini 13 ministri. Oggi il via. Tra gli ospiti anche Panetta e Gentiloni. Assenti i leader dell’opposizione». Sempre il Corriere il giorno dopo: «La “sintonia” del Meeting con il centrodestra. Scholz: noi, anima moderata. Boffi (Tempi): vicini su valori, famiglia e imprese. E torna Formigoni».

Un articolo su MicroMega online del 14 settembre 2023 (“La profezia di CL”, ovvero la facile previsione dello sbocco politico di Comunione e Liberazione) ha recensito il saggio di Marco Ascione La profezia di CL. Comunione e liberazione tra fede e potere. Da Formigoni alla rivoluzione Carrón e oltre.

Ascione aveva già “profetizzato” questo aggiustamento: «Comunione e liberazione si inserisce nel sistema per modificarlo. E diventa una formidabile macchina del consenso. Ancor più formidabile quando incrocia sulla sua strada Silvio Berlusconi. Cambiano le divise, appunto: Democrazia cristiana, Movimento popolare, Partito popolare, Cdu, Forza Italia. Non cambia la sostanza dell’azione».

In altri termini, CL sa “annusare” le opportunità della politica per i suoi scopi; quando governava il centrosinistra flirtava anche con i “tecnici” e il PD; ora è tornata più esplicitamente con la destra, ma mantiene sempre la sua propensione alla trasversalità, finché è utile per i suoi interessi materiali e immateriali.

Comunione e liberazione è nata nel 1954 guidata da don Luigi Giussani per educare alla fede attraverso le opere, con una “narrazione” coinvolgente, anche economicamente; alla dottrina tradizionale ha accostato una teologia della presenza, con organizzazioni formalmente distinte ma molto intrecciate: Fraternità di Comunione e liberazione (movimento ecclesiale), Memores Domini (associazione laicale), Compagnia delle Opere (associazione imprenditoriale), Movimento Popolare (di Roberto Formigoni), iniziative editoriali (la rivista Tempi, ecc.) e altre associazioni politiche tra cui la Fondazione per la sussidiarietà (Vittadini), l’Intergruppo per la sussidiarietà (Lupi), compreso il recente Intergruppo parlamentare Fratres Omnes (Pagano).

Il riferimento ideologico è il principio di sussidiarietà, base della dottrina sociale cattolica, masochisticamente costituzionalizzato nel 2001 proprio dal centrosinistra (su iniziativa soprattutto del cattolico Franco Bassanini e dell’ateo devoto Giuliano Amato).

Il principio di sussidiarietà sostiene che il privato profit e non profit è sempre meglio del pubblico (sussidiarietà orizzontale), che il locale è sempre meglio dello statale (sussidiarietà verticale), che lo Stato deve ritirarsi (sussidiarietà negativa) ma deve finanziare le iniziative dei privati, delle comunità locali, del terzo settore, delle parrocchie (sussidiarietà positiva).

Îl principio di sussidiarietà è anche alla base del pensiero neofeudale di Gianfranco Miglio (ex ideologo della Lega Nord) e quindi dell’autonomia differenziata, ma i recenti contrasti tra Forza Italia (insieme agli altri centristi) con il resto delle destre (in particolare con la Lega di Salvini) hanno spinto i ciellini alla cautela e ai distinguo per evitare che l’eventuale bocciatura della legge Calderoli coinvolga anche il principio di sussidiarietà.