Accompagnati dal saluto di “buen camino al contrario” da parte di Piergiorgio Odifreddi, la pedalatea di oggi è salita e scesa tra panorami affascinanti per un dislivello di 1210 metri, per 57 chilometri e mezzo percorsi in poco più di 4 ore, sempre più lontana dalla reliquia.
Fin dai primi secoli dell’era volgare, e in particolare nell’alto medioevo, i cristiani hanno “prodotto” reliquie, utili per ravvivare la devozione, per sacralizzare un nuovo luogo di culto, per legittimare un vescovo, per raccogliere fondi.
Il caso di Santiago è tipico: l’apostolo Giacomo il Maggiore sarebbe stato decapitato da Erode Agrippa I nel 44 e.v.; un angelo avrebbe imbarcato la sua salma trasportandola in Galizia ma dimenticandosi di segnalare il luogo della sepoltura.
Per fortuna – come attesta il manoscritto Concordia di Antealtares del 1077 – un eremita, dopo appena un millennio, riceve una celeste notifica che gli indica il luogo della sepoltura; il vescovo Teodomiro, dopo una accurata indagine forense alla CSI, avendo trovato un corpo con la testa mozzata, stabilisce che indubbiamente si tratta di san Giacomo (santo Yago, Santiago).
Quindi fondazione di una chiesetta sulla tomba, primi pellegrinaggi, discreto successo, crowdfunding, allargamento della chiesa, e comincia a delinearsi un percorso: il Cammino di Santiago di Compostela.
Altrove, nel frattempo, spuntavano altre reliquie: tra queste il santo prepuzio, visto che Gesù (Yeshu’a) era ebreo e quindi circonciso. Però di prepuzi se ne sono venerati parecchi, fino a diciotto, di cui uno anche a Santiago di Compostela: c’è l’imbarazzo della scelta (forse ha origine qui la locuzione “ma che c***o vuoi?”).
Per ora sappiamo solo che la chiesa, da poco più di un secolo, ritiene disdicevole parlare di prepuzio. Sta di fatto che i prepuzi sono spariti, a causa di furti veri o presunti, o forse risorti e tardivamente assunti in cielo insieme al resto del corpo di Cristo (forse ha origine qui la locuzione “non si trova più un c***o!”).
Domande difficili: ci rifletteremo sopra durante la prossima tappa della pedalatea da Sarria a Trabadelo.
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