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MANIFESTAZIONE REGIONALE
NON RESTO IN SILENZIO
Appuntamento a Perugia domenica 20 novembre alle ore 16:00 in Piazza IV Novembre.
Le associazioni, le organizzazioni e le persone che in Umbria lottano per i diritti e l’autodeterminazione, lanciano un appello a scendere in piazza a Perugia per una grande manifestazione regionale in vista del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Da anni ormai assistiamo in Umbria ad una continua erosione di diritti e libertà fondamentali, al depotenziamento di servizi essenziali e ad un degrado civile e culturale.
I Centri Antiviolenza e le Case delle Donne, come in tutta Italia, anche in Umbria, non riescono a ricevere finanziamenti strutturali che permettano loro di progettare concretamente percorsi di uscita dalla violenza per le donne che ne hanno bisogno.
L’unico Centro Antiviolenza residenziale della provincia perugina, che fino a pochi mesi fa era autorizzato dal Comune di Perugia ad accogliere fino a 10 nuclei familiari, oggi ne può ospitare solo due. Il Comune, barricandosi dietro regolamenti regionali e requisiti strutturali, depotenzia il Centro Antiviolenza “Catia Doriana Bellini” e la casa rifugio della provincia, fa fronte alla riduzione della pronta emergenza, indispensabile nei casi in cui le donne e i minori si debbano allontanare con urgenza, attraverso un servizio comunale che si occupa di situazioni “di disagio”.
Le istituzioni non si preoccupano di adeguare e ampliare gli spazi, di sostenere le associazioni che da anni sono al fianco delle donne che subiscono violenza, ma preferiscono limitare per le donne, e per i loro figli e figlie, la possibilità di essere accolte in un luogo sicuro, lontano dalla violenza.
A Terni il Centro Antiviolenza “Libere Tutte” e la pronta emergenza, da circa un anno, vengono gestiti da un’associazione confessionale e non di settore, come invece previsto dalla Legge regionale del 25 novembre 2016, n.14, frutto, questa normativa, di un percorso costruito congiuntamente tra la Regione Umbria, i Comuni, rappresentati dalle Zone Sociali, le ASL e dal mondo dell’associazionismo, appunto, di settore.
Chiediamo soluzioni per il Centro Antiviolenza di Perugia e la messa a disposizione da parte delle istituzioni di spazi adeguati e a norma, in cui le associazioni possano svolgere i servizi antiviolenza con le metodologie elaborate storicamente dalle donne e dalle associazioni femministe.
Non possiamo accettare che i servizi antiviolenza siano gestiti da “professionisti dell’accoglienza” in senso generico che possono permettersi di mettere a disposizione gli spazi, ma che non sempre hanno la specificità e professionalità richieste a chi si occupa di violenza, a chi lavora con un problema che necessita di un approccio metodologico e una solidarietà tra donne che solo esperienza e formazione specifiche possono fornire.
Sempre a Terni, gli spazi della Casa delle Donne, unica casa in regione, stanno per essere messi a bando e nessuna istituzione ha finora riconosciuto il valore culturale e sociale delle attività svolte in questo spazio dalle donne che ogni giorno credono e praticano la sorellanza, l’alleanza e l’autodeterminazione.
Saremo in piazza perché una Casa non ci basta, vogliamo gli spazi delle e per le donne in tutta l’Umbria.
Saremo in piazza per chiedere alla Regione Umbria la contraccezione gratuita prevista per legge, il potenziamento dei consultori e la piena applicazione delle Linee di indirizzo sull’interruzione volontaria di gravidanza con il metodo farmacologico, conquistate, queste ultime, a fatica dalle donne umbre dopo la grande manifestazione di giugno 2020, in risposta alla presidente Tesei che obbligava al ricovero di tre giorni.
Non ci stancheremo mai di ripetere che vogliamo poter scegliere liberamente se e come interrompere una gravidanza che non desideriamo, senza dover subire giudizi e pregiudizi.
Saremo in piazza nel ricordo di Barbara Cicioni, Raffaella Presta, Laura Livi, Barbara Corvi e tutte le donne uccise per mano di uomini violenti, nel ricordo di tutte le persone non conformi al genere vittime di violenza omotranfobica, saremo in piazza per le sorelle afghane, iraniane, e per tutte le altre donne che nel mondo sono quotidianamente offese, violate, uccise.


NON RESTO IN SILENZIO
Prime Adesioni:
RU2020 – Rete Umbra per l’Autodeterminazione
Udi Perugia
Terni Donne
Liberamente Donna
Rav – Rete delle donne antiviolenza
L’Albero di Antonia
Forum Donne di Amelia
La città delle donne APS
Donne Foligno
Donne contro la guerra
D.i.Re Donne in Rete contro la violenza – Coordinamento nazionale
Omphalos
Donne in Nero Perugia
Coordinamento Regionale Anpi Umbria
UDU
Rete degli Studenti Medi
Link
Casa dei Popoli Foligno
Uaar
Civiltà Laica
ArciAtea
Democrazia Atea
CGIL Regionale Umbria
Esedomani – Terni
Agedo – Terni
AltroVento Umbria
Unione degli studenti
Una regione per restare
Associazione culturale La Goccia
Cap06124
Alleanza Verdi-Sinistra
Associazione Civiltà Laica
Anpi Valle Umbra Nord “Mario Angelucci”
Rete Antiviolenza REAMA
Associazione Ponte Donna
Associazione Kyanos
Associazione MAKA
Me’DeA
Volt Umbria
Circolo Culturale Primo Maggio
Towanda – Donne libere dalla violenza
Terni Valley
Rete Resistente Amelia
Il Pettirosso APS
Progetto Mandela
Più Europa Perugia
Movimento 5 Stelle Umbria
Associazione Franca Viola CDT
Il filo di Eloisa – Orvieto
PD Umbria
Cidis Onlus
Cellula Coscioni Perugia
CIRCOLO ARCI SUBASIO FOLIGNO
FOLIGNO IN COMUNE
Ya Basta! Perugia

Dettagli

Data:
20 Novembre 2022
Ora:
16:00 - 19:00
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

Piazza IV Novembre
Perugia, + Google Maps
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