un dialogo sul fenomeno della violenza di genere e sulle violenze a matrice omotransfobica con Stefano Ciccone e Fabrizio Paoletti

vedi il video dell’evento sul canale YouTube di ArciAtea.

Questa serata si inserisce in un percorso – che potrete ritrovare sul nostro sito e sul nostro canale youtube – un percorso (faccio solo qualche esempio) con la semiotica di fama mondiale Patrizia Violi, con cui abbiamo discusso di monumenti contesi, cioè della lotta culturale contro il razzismo e il sessismo che varie associazioni e vari movimenti hanno condotto sulla memoria collettiva rappresentata e celebrata anche tramite i monumenti.

Martedì scorso abbiamo ricordato Margherita Hack con l’accademico dei lincei Carlo Alberto Redi e con la ricercatrice Manuela Monti. Abbiamo sottolineato che non siamo individui isolati, monadi, ma individui sociali, con-dividui. Abbiamo ricordato che la democrazia non è soltanto una procedura elettorale – l’esito disastroso dell’”esportazione della democrazia” in Irak e in Afganistan lo testimoniano – e che c’è bisogni di una educazione alla democrazia.

Poco prima si era svolto un incontro con due giovani relatori per parlare delle conseguenze della pandemia sulla cura, compresa la necessità di avere, accanto al medico di base, anche uno “psicologo di base” che si occupi della nostra salute mentale.

Prima ancora una conferenza per esaminare – insieme al circolo LGBT+ Rizzo Lari – i contenuti della legge Zan, anche da un punto di vista giuridico, molto professionale e dettagliato.

Non voglio annoiarvi ancora citando i vari articoli ed eventi connessi a quanto discuteremo stasera. Ho voluto solo sottolineare che ArciAtea ha una sua identità – come dicevo – basata sul razionalismo scientifico, sull’ateismo come strumento di liberazione, sui diritti visti con logica intersezionale, sulla laicità dello Stato, contro il patriarcato, ecc.
In altri termini, questo evento non è un discorso isolato ma si collega, con le sue specificità, ad un percorso ben orientato, ad un mosaico in formazione, al cantiere aperto del progetto politico e teorico dell’illuminismo.

[dall’introduzione di Mario Bolli]

Quali matrici hanno la violenza di genere e la violenza innescata da un orientamento sessuale non eterosessuale o identità di genere non conforme al sesso biologico? Quali sono le iniziative e le prospettive di contrasto a questi fenomeni? Come si muove l’iniziativa di Maschile plurale e che prospettiva porta l’iniziativa del contrastato DDL Zan contro le violenze per genere, identità di genere, orientamento sessuale e abilismo?

Abbiamo approfondito insieme questi temi nel nostro incontro, con Stefano Ciccone, cofondatore di Maschile Plurale e Fabrizio Paoletti, ingegnere, counselor, attivista per i diritti LGBTQIA+, cofondatore di Rete Genitori Rainbow.

L’evento è anche tra le iniziative del Milano Pride.