Dalla metà degli anni settanta, i movimenti cristiani, ebrei e musulmani hanno compiuto una spettacolare svolta nello spazio sociale e politico, approfittando di un disincanto verso le ideologie e le utopie secolari, di un disordine generale.
Hanno tutti dei piani per ricostruire il mondo, attingendo dai testi sacri le regole della società di domani. I loro attivisti sono giovani, istruiti, moderni. Cristiani, ebrei o musulmani, hanno adottato tattiche simili, “dall’alto”, cercando di impadronirsi del potere, o “dal basso”, espandendo continuamente la presa delle reti comunitarie.
Combattono tutti violentemente lo spirito dell’Illuminismo e il secolarismo che ne deriva, ma ogni dottrina religiosa ha il suo marchio, che ravviva i conflitti con le altre confessioni.
Gilles Kepel ha condotto una lunga inchiesta in Europa, in America e in Medio Oriente. Dai “televangelisti” protestanti agli ebrei ultra-ortodossi, dai gruppi islamisti al “rinnovamento carismatico”, da Gerusalemme a Praga e dal Cairo a Brooklyn, ha esplorato una storia sconosciuta e ha osservato sul terreno una realtà spesso preoccupante.
Chiaro ed eccezionalmente informato, questo libro vuole capire e analizzare. Prima di usare con leggerezza le parole “fondamentalismo”, “integralismo” e altri termini il cui abuso maschera la nostra ignoranza dei fatti, è opportuno leggere Kepel.