Nell’agosto di questo anno Paolo Brosio e il Vescovo di Livorno, Simone Giusti, hanno tenuto ai bagni Lido una serata a tema, sulla fede e devozione mariana a Livorno. Ambedue devoti della Madonna, di Medjugorje uno, di Montenero l’altro. Ma al più presto, secondo quanto da loro detto, quella di Medjugorje raggiungerà quella di Montenero, le due madonne saranno oggetto di devozione nel santuario, già il sindaco di Livorno ha promesso l’aiuto per un turismo religioso, con facilitazioni varie, fra cui sconti per i pellegrini sui biglietti della funicolare.

La Madonna di Montenero negli ultimi decenni non ha brillato per i miracoli, ma il vescovo ne sta rinverdendo la fama con dibattiti sulla collocazione di statue in tutta la città e su guarigioni inspiegabili di fedeli.

La prima volta nel febbraio 2010 quando il figlio di un degente dell’ospedale “miracolosamente” riportato in salute, pensò di donare due statue della Madonna di Montenero da collocare una nell’hospice cure palliative, l’altra in degenza di medicina: la direttrice dell’ospedale rifiutò il permesso per la collocazione, dichiarando che è precisa responsabilità dell’azienda, oltreché garantire il rispetto del sentimento religioso di ciascuno e delle diverse confessioni, assicurare l’ottimale fruibilità degli spazi destinati ai degenti, riservando alle attività non direttamente o principalmente dedicati a questi ultimi spazi appositi e separati.

La seconda volta quando il vescovo, invitato all’inaugurazione del nuovo distretto ASL di Salviano, benedicendo la struttura, donò un’immagine della madonna di Montenero, da porre nella struttura medesima. Il dono irrinunciabile fu collocato su una parete all’entrata, fra il cestino rifiuti, un divieto di fumare e l’estintore.

Poi è stata eretta una statua della Madonna all’imboccatura del porto, in vetroresina di circa 10 metri, detta la Madonna dei Popoli, non si sa quali esattamente. Il tutto rapidamente e gratuitamente concesso dall’Autorità Portuale.

I livornesi possono stare sereni, dall’ospedale, agli incroci stradali, al porto c’è chi li protegge.

attivista e atea americana