Rubano una croce da 600 chili e poi la abbandonano in campagna.
Statue e altri simboli – prevalentemente religiosi – di dubbio gusto continuano a invadere le cime delle montagne.
Il furto è avvenuto durante la scorsa notte nell’officina di un fabbro di Sorso (SS), al quale il Comune aveva commissionato l’opera.
La croce – alta circa 6 metri e larga 3 e mezzo – doveva essere ancora completata e poi installata sul Monte Cau. (linkoristano)
(“La montagna viene usata come palcoscenico di ambizioni personali o di gruppo, per imporre aggressivamente convinzioni religiose, marcare il territorio con un proprio segno inconfondibile, o per costruire business”. – Mountain Wilderness Italia -)