Durante la Rivoluzione francese si affermò a Parigi e in altre città il canto di massa, che aveva una funzione “educativa” e propagandistica; pratica che sostanzialmente cessò con l’avvento di Napoleone, salvo qualche eco successiva, come il canto a goguette (la pratica di inserire un testo di protesta sociale e anticlericale su una melodia preesistente) degli operai parigini, e non solo, in particolare nelle rivolte 1831 e del 1848.
Pardo Fornaciari ci ha parlato del ruolo del canto nella fondazione dell’ideologia della nuova società, ovvero come Giuseppe Maria Cambini si convertì da musico virtuoso dell’Ancien Régime a vigoroso cantore della Révolution.
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