La fede, con la diffusione del coronavirus, deve misurarsi col tema dei sigilli posti ai luoghi di culto, chiese comprese. Ma anche le piscine di Lourdes sono state interessate da provvedimenti che non tutti condividono. Intervista al professor Roberto De Mattei
Le chiese, per più di qualche cattolico, sarebbero dovute rimanere aperte. Con ogni probabilità, più di qualche medico storcerà il naso dinanzi a questa affermazione. Il Professor Roberto De Mattei, presidente della Fondazione Lepanto, ha domandato a grande voce la riapertura delle piscine di Lourdes.
Anche su questo aspetto ci sarebbe da discutere. Ma il “fronte tradizionale” – così come viene spesso chiamato – sembra certo della natura paradossale di certe contromisure adottate dalle autorità ecclesiastiche per evitare la diffusione dei contagi da coronavirus.
Professor De Mattei, condivide la scelta di chiudere le chiese in relazione alla diffusione del coronavirus?
No, non la condivido affatto. Il coronavirus ci pone in una situazione di emergenza, ma nelle situazioni di emergenza il ruolo dei sacerdoti è analogo a quello dei medici.
(Il Giornale)