Giovanni Pascoli
San Mauro di Romagna, 31 dicembre 1855 – Bologna, 6 aprile 1912
Poeta, accademico e critico letterario italiano.
Figura emblematica della letteratura italiana di fine Ottocento. Nonostante la sua formazione eminentemente positivistica, è insieme a Gabriele D’Annunzio il maggior poeta decadente italiano.
Complessivamente la sua opera appare percorsa da una tensione costante tra la vecchia tradizione classicista ereditata dal maestro Giosuè Carducci, e le nuove tematiche decadenti. (Wikipedia)
Chi sa dov’or si trovi il pellegrino
che s’è partito e non ritorna più?
Sta scritto nel volume del destino
una parola solitaria: ei fu.
Ei la morta fiumana dell’oblìo
cinta intorno di salici ha guadata;
ma l’altra riva è là tutta ingombrata
di fìtta nebbia che si chiama: Dio!
(G. Pascoli -In morte di Alessandro Morri-)