Il sindaco di Milano Beppe Sala si arrampica sul duomo e invoca la madonnina. Potremmo dire che sono verze sue, in fondo (a giudicare dalla foto) non indossava la fascia tricolore come in una recente messa, e noi ci teniamo molto alla libertà per ciascuno di praticare le sue credenze religiose.

Certo, qualche dubbio che non sia un fatto del tutto privato ci è venuto: guarda caso sul tetto c’era anche un fotografo e noi peccatori abbiamo subito pensato male, cioè che fosse una iniziativa politica per contendere a Salvini un ventricolo del Cuore Immacolato di Maria.

Eppure a Sala non mancherebbero gli argomenti per contrastare i suoi avversari leghisti, per esempio parlando dell’ospedale in Fiera, costato milioni e inutilizzato, o meglio “utilizzato” da quell’Ente Fiera con cui Sala un po’ ha avuto a che fare.

Ma niente! Dopo lo shampoo ancora in Fase 1 ai giovani scapestrati sui navigli, Sala ha avviato la Fase 2 dalla madonnina e il Corriere ha titolato “preghiera laica”, senza spiegarci dove starebbe la laicità in questo ossimoro: non gli basta invaderci con messe e rosari, vogliono invadere anche la lingua italiana, con un altro scippo semantico.