Dalla Val Gandino due copie della Sindone anche in Francia.

  • Il progetto “Lino Val Gandino”, che ha portato alla realizzazione di copie certificate in scala 1:1 della Sacra Sindone. Dopo la presentazione ufficiale in tv su Rai Uno nel corso della Settimana Santa, giovedì 15 aprile, nella Sala Consiliare del Comune di Peia (capofila del progetto), la sindaca Silvia Bosio ha voluto ringraziare di persona quanti si sono adoperati per la riuscita dell’iniziativa.  (my valley.it)

Finalmente la Sindone serve a qualcosa.
Quel vecchio brutto e logoro telo, tutto scolorito, che non si poteva buttare via perché antico di quasi 700 anni, adesso ha un suo utilizzo. È diventato l’emblema della produzione del lino in Val Gandino. Sembra che il merito della trovata debba essere attribuito, in tutto o in parte, all’avveduto parroco di Gandino, don Innocente Chiodi. Nonostante che il vescovo d’Arcy ci abbia raccontato nel suo Memoriale che un suo predecessore aveva trovato l’artista che “subtili ingenio atque artificialiter” aveva prodotto la Sindone, i cosiddetti sindonisti del CISS e gli esperti del Museo della Sindone di Torino e una pletora di conferenzieri Marinelli in testa , si affannano a voler dimostrare che il vescovo d’Arcy era un poco di buono e che la prova del carbonio 14 sia inattendibile. (ndr)