Bergoglio celebra il suo 83esimo compleanno e molti commentano il suo pontificato.
In Italia il vuoto semantico della sinistra lo celebra come innovatore e rivoluzionario. Noi siamo invece convinti che i suoi modesti tentativi di riforma della chiesa siano tutti falliti, che sia costretto a barcamenarsi tra diverse opzioni geopolitiche, e che la sua “innovazione” si limiti ad alcuni aspetti della comunicazione, ben gestiti per darsi un’immagine populisticamente antielitaria.
Comunque, per capire chi è Bergoglio può essere utile conoscere come viene giudicato nel suo paese d’origine, l’Argentina, anche grazie a un articolo di Marco Marzano su Il fatto quotidiano.
Marzano riporta una ricerca da cui emerge che in Argentina i cattolici crollano, soprattutto tra i giovani, e aumentano i senza religione e gli evangelici; che il giudizio su Bergoglio è indifferenza (40,6%), positivo (27,4%), negativo (27%), non sa (5%).
“Nel suo paese natale, a differenza di altrove – prosegue Marzano – in pochissimi si sono fatti sedurre dal fascino del pontefice. Gli argentini conoscono troppo bene Bergoglio per pensare che egli possa mai trasformarsi in un coraggioso leader riformista capace di ristrutturare il cattolicesimo”.