Rudolf Virchow
Świdwin, 13 ottobre 1821 – Berlino, 5 settembre 1902
Patologo, scienziato, antropologo e politico tedesco.
Pioniere dei moderni concetti della patologia cellulare e della patogenesi delle malattie, ha sottolineato che le malattie non sorgono da organi o tessuti in generale, ma nelle cellule. Portò le discipline dell’Igiene e della Medicina Sociale allo sviluppo attuale. Ha inoltre condotto, come consigliere comunale di Berlino, una lunga campagna di sensibilizzazione per le riforme sociali, l’igiene pubblica e ha contribuito allo sviluppo dell’antropologia come scienza moderna. Dalla sua bibliografia è intuibile un vivo interesse verso la medicina sociale e una stima verso la storia della medicina: giudicò la medicina come la più alta forma di conoscenza della realtà umana e madre di tutte le scienze. Consentì a tal proposito lo sviluppo di tutte le scienze naturali con preoccupazioni di tipo medico e per i suoi tentativi di ottenere un quadro etico delle scienze biologiche si può azzardare a considerarlo come precursore della bioetica. Accanto alla sua attività di patologo, dal 1866 si dedicò in misura sempre crescente all’antropologia e alla preistoria. (Wikipedia)